Il Regolamento adottato da ciascuna Camera Arbitrale disciplina i costi della procedura.
Per quanto concerne la Camera Arbitrale della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, il Regolamento fissa le spese del procedimento nel capo VI, agli articoli 44, 45 e 46 e nel tariffario (allegato C), a cui si rinvia. Detto capo riflette la prassi consolidatasi in questi anni che ha garantito, da un lato, le parti con un sistema di costi prevedibili, trasparenti e calmierati rispetto all’arbitrato ad hoc, e dall’altro lato, ha tutelato gli arbitri che, attraverso gli anticipi versati dalle parti prima del deposito finale del lodo, hanno maggiori garanzie di pagamento, prima ancora di esaurire l’incarico. Nel tariffario, gli onorari dovuti alla Camera di Commercio sono determinati, per ogni scaglione, in misura fissa, esclusa IVA, da imputare a ciascuna parte. Gli onorari del Tribunale Arbitrale sono analogamente determinati, per ogni scaglione, in misura fissa, da imputare complessivamente alle parti, esclusa IVA ed altri accessori di legge.
Si precisa che in caso di mancato pagamento di una delle parti si applica il principio di solidarietà sia per il pagamento degli acconti dovuti durante la procedura di arbitrato che a saldo delle spese complessive liquidate a chiusura dell’arbitrato (per accordo, lodo ect).
I pagamenti possono essere effettuati:
- con assegno circolare intestato alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno;
- mediante bonifico bancario sul c/c intestato alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Banco Popolare, filiale di Livorno, Piazza Grande:
IBAN: IT47-I-05034-13900-000000005489.